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la piena assassina
LA PIENA ASSASSINA
“Una bomba d’acqua si riversa da giorni su tutto il Nord del Paese, in particolare sul Piemonte.
La provincia di Cuneo è devastata dalla furia della pioggia che cade copiosa, spinta da fortissime raffiche di vento.
I fiumi si ingrossano e anche quel rio che fino a ieri era solo un piccolo torrente si trasforma in un vero pericolo.
Il trascinamento a valle degli alberi abbattuti dalla furia del vento creerà una sorta di tappo laddove il Rio Torto si interra per attraversare poi la città di Saluzzo. L’esplosione dell’ostruzione creatasi dal pontile di piazza Battaglione Alpini porterà una disastrosa alluvione. Auto spazzate via delle acque impetuose, pali divelti, oggetti scaraventati dalle raffiche ventose a metri di distanza.
Sul luogo dove il fiume è straripato si ritroverà il cadavere di un uomo: si tratta del famoso banchiere Beppe Ghisolfi.
L’importanza della vittima farà nascere negli inquirenti i primi dubbi… Sarà davvero stato solo un terribile incidente? Gli inquirenti indagano.”.
Si ringrazia di cuore il professor Beppe Ghisolfi, personaggio noto dei giorni nostri, assolutamente vivo e vegeto, ma che con ironia si è prestato alla farsa romanzesca di Aliberti Gerbotto, come la “vittima” stessa spiega ironicamente nell'Introduzione che apre il libro.
io sono + forte
LA PIENA ASSASSINA
“Tutto parte da un tragico incidente sul lavoro. Giuseppe è stato travolto dal suo mezzo agricolo nella campagna cuneese. Ma qualche cosa non quadra. Al funerale dell’uomo, John Alberti, il ricco e ozioso americano trasferitosi ormai da tempo a vivere a Saluzzo, parla con le persone presenti, sente sussurri e allusioni perché vuole vederci chiaro, ma soprattutto vorrà proteggere l’adorata nipotina da una storia tragica di bullismo che emerge pian piano con l'avanzare delle indagini degli inquirenti”.
CAMMINA DAVANTI ALL'OMBRA
CAMMINA DAVANTI ALL’OMBRA
LA VERA STORIA DI GIANNI LOVERA
(biografia) Gianni Lovera ha sempre saputo di essere stato adottato. Ma la famiglia adottiva ha costituto per lui, dai cinque anni in poi, uno scudo sufficiente a non pensare di dover indagare il buio segreto delle sue origini. Crebbe, e come tutti gli adolescenti credette di poter conquistare il mondo. Volle gridare a se stesso e al mondo che era libero, e se ne andò. Ma sfiorò l’abisso dei bassifondi e riemerse, quattro anni dopo, inquieto e vagante. Cercò la stabilità e la trovò in Claudia. Volevamo una famiglia, ma il destino si opponeva, perciò ripiegarono sull’adozione. Durante i corsi di preparazione, Gianni seppe dai funzionari dell’adozione che la legge avrebbe consentito ai bambini di conoscere le loro origini, raggiunti i ventisette anni. La notizia aprì come una breccia in Gianni. Dunque, anche lui avrebbe potuto sapere… Andò al Tribunale dei Minori e gli fu consegnato il plico dell’orrore. Seppe da dove veniva. E pianse. Seppe che c’erano due sorelle e un fratello, nell’inferno da cui fu prelevato. Non sapeva come rintracciarli. Dopo due anni di ricerche infruttuose si rivolse alla trasmissione di Rai 1 “Così lontani così vicini” condotta da Romina Power e Al Bano. Si occuparono di lui, lo convocarono a Roma. E in un pomeriggio di ansia, di speranza, di dolore, di lacrime e di felicità, le porte dell’ignoto si aprirono… Finalmente poté incontrare due dei suoi fratelli.
LA BRAVA GENTE
LA BRAVA GENTE
(romanzo giallo) “Un bracciante di colore, giunto in provincia di Cuneo nella recente migrazione per la raccolta della frutta, viene trovato ucciso nei pressi della baraccopoli del foro boario, prima periferia di Saluzzo. La 'brava gente' ignora il caso e così sembrano fare le forze dell'ordine. Non però John Alberti, che l’aveva assunto come operaio agricolo per la sua vigna nelle Langhe. Il ricco e ozioso americano, trasferitosi ormai da tempo a vivere a Saluzzo, gli si era affezionato, e ora vuole vederci chiaro. Scoprirà una verità ben più sconcertante e soprattutto ben più sporca e compromettente per la 'brava gente' che se ne era lavata le mani. Pregiudizio e vergogna sono il sale di questa storia amara.
Anche in questo libro continua la carrellata di personaggi noti e meno noti della Provincia Granda che l’autore si è divertito a disseminare lungo la storia, coinvolgendoli nella trama, tutti citati con i loro veri nomi, cognomi e ruoli sociali nella vita reale. Per gli amanti del gossip cittadino, ecco servito un motivo in più per leggerlo.
Così come sono reali i luoghi e le ambientazioni del giallo; la storia si snoda tra Cuneo, Saluzzo, Alba, Mondovì, Pinerolo, Carrù... Caratteristica ormai consolidata che gli è valsa il plauso ufficiale del Presidente della regione Piemonte che ha giudicato i suoi romanzi “Una bella vetrina delle eccellenze del territorio, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche.”.
“Nel suo romanzo, il mio caro amico Gian Maria fa luce su alcune distorsioni psicologiche che, nella vicenda criminale narrata, si trasformano in veleno per la società.”. Ha scritto Alessandro Meluzzi, nella prefazione del romanzo.
L'OTTAVO GIORNO DI KATARINA
( romanzo – thriller - a sfondo esoterico )
Prefazione della criminologa Roberta Bruzzone
pag. 191 - 18 euro
Sarà la saluzzese Caterina Rinaudo, moglie del commercialista Piero Carone, la protagonista de «L’ottavo giorno di Katarina», il nuovo romanzo di Gian Maria Aliberti Gerbotto, in uscita in questi giorni nelle librerie. Già responsabile dei servizi sociali e scolastici del municipio, e poi anche presidente del Consiglio comunale, appassionata di pittura, è molto conosciuta in città.
Il terzo giallo del giornalista e scrittore di 45 anni (copertina di Davide Tolis e Prefazione della criminologa Roberta Bruzzone), segue l’onda del successo del libro uscito nel 2016, dalla cui trama il nuovo romanzo è però completamente autonomo. Nel «sequel» de «La vacanza italiana», continua la carrellata di personaggi noti e meno noti della provincia che l’autore ha disseminato lungo la storia, coinvolgendoli nella trama. Tutti citati con i loro veri nomi, cognomi e ruoli sociali nella vita reale. Così come sono reali i luoghi e le ambientazioni del thriller; i protagonisti si muovono a Saluzzo, dove fanno l’aperitivo dal Beppe e cenano ai Quat taulin, per concludere poi la serata all’Interno 2. Ma poi negli altri capitoli si spostano a Cuneo, Alba, Mondovi.
“L'ORDINE DEL VERO”
( romanzo – thriller - a sfondo esoterico )
Prefazione di Roberto Giacobbo
Edizioni Lulu
pag. 244 - 14 euro
“L'Ordine del vero è un romanzo che merita di diventare un film e che dimostra le doti anche narrative del giornalista Gian Maria Aliberti Gerbotto.”. Scrive nel retro di copertina Antonio Bozzo del Corriere della Sera.
Fu proprio lui, Bozzo, che credendo in Aliberti e prendendolo sotto la sua direzione al settimanale del noto quotidiano milanese, anni fa, offrì la svolta professionale al giornalista saluzzese, dandogli la possibilità di passare dai settimanali di gossip per cui scriveva Aliberti allora, ai giornali più prestigiosi sino poi ad arrivare anche a Panorama e L'Espresso.
In quello che lo scrittore Valerio Massimo Manfredi definisce “un thriller d'atmosfera”, Aliberti Gerbotto oggi ci narra la storia di John Alberti, quarantenne newyorchese di origine italiana, popolare conduttore di una trasmissione televisiva amata da mezza America per le coraggiose inchieste contro le lobby. Ma la fortunata, quanto fortuita (!), carriera del protagonista del romanzo incappa di colpo in un ostacolo, la sua famiglia e la sua stessa vita vengono messe in gioco a causa di misteriosi nemici che vogliono cambiare le sorti del mondo. L'ex moglie Elisabeth e la figlia Dorothea, sono state rapite. John è in scacco e sotto ricatto. Dovrà dedicare una puntata del suo seguitissimo programma ad alcuni vecchi filmati dal contenuto inaspettato quanto sconcertante. Lo scandalo è servito e lui ne viene travolto. Ma quando le cose precipitano, John scopre uno stupefacente indizio che sembra tenere insieme, inspiegabilmente, troppe persone. Presto il conduttore tv intuirà anche il luogo dove le sue amate potrebbero essere tenute in ostaggio. Arrivato sul posto, però, un clamoroso colpo di scena sconvolgerà il protagonista molto di più di quanto l'aveva fatto il rapimento stesso. Tutto non è come sembra. E così la sua vita!
Gian Maria Aliberti Gerbotto, alla sua prima prova narrativa, dopo numerosi libri dedicati al mondo dei vip, confeziona un romanzo d’azione che diverte e colpisce, nel solco sempre fertile del complotto su vasta scala con sottobosco di misteri e oscuri riti esoterici. Protagoniste sono le macchinazioni occulte che popolano l’immaginario collettivo.
Roberto Giacobbo, nella Prefazione che ha scritto al libro dice: “Gian Maria è un giornalista scrittore dalle mille capacità e dalla penna sagace. Un raro esempio di come attraverso la scrittura si possano trasmettere sensazioni ed emozioni simili a quelle che solo un film d’autore possono creare.”. Scrive il celebre conduttore televisivo della trasmissione Voyager di Rai 2. E conclude: “Cosa c’è di vero e autobiografico, e cosa invece è frutto solo della acuta penna dell’autore? Tutto viene rimandato alla valutazione e alle sensazioni del lettore.”.
Anche Cesare Lanza e il critico letterario di Rai 1 Arnaldo Colasanti, che hanno avuto la possibilità di leggere in anteprima il libro, ora lo “raccomandano” nel retro di copertina.
Aliberti Gerbotto ci confida che è stato il famoso scrittore e conduttore televisivo Carlo Lucarelli ad incentivarlo a buttarsi nel romanzo (che ora gli è da lui dedicato): “Un libro molto ben scritto, con uno stile molto particolareggiato e descrittivo e una bella struttura narrativa: complimenti e sono contento di averti fatto da talent scout!”. Ha subito scritto Lucarelli all'autore dopo averne letto le bozze di stampa.
Insomma, Gian Maria Aliberti Gerbotto, con all'attivo ben sei libri già pubblicati da case editrici del calibro di Piemme e Mondadori, cambiando genere spiazza tutti, ma sembra davvero aver trovato la strada giusta.
“LA VACANZA ITALIANA”
(romanzo – giallo)
Prefazione di Marco Berry (Le iene, Mistero...)
pag. 244 - 14 euro
“ La vacanza italiana” è il romanzo che conferma le doti anche narrative del giornalista Gian Maria Aliberti Gerbotto.”. Scrive nel retro di copertina Antonio Bozzo del Corriere della Sera.
Fu proprio lui, Bozzo, che credendo in Aliberti e prendendolo sotto la sua direzione al settimanale del noto quotidiano milanese, anni fa, offrì la svolta professionale al cronista saluzzese, dandogli la possibilità di passare dai settimanali di gossip per cui scriveva allora, ai giornali più prestigiosi sino poi ad arrivare anche a Panorama e L'Espresso.
Nel “sequel” de L'Ordine del vero (dalla cui trama il nuovo libro è però completamente autonomo e slegato), il romanzo con cui l'anno scorso Aliberti, dopo numerosi libri dedicati al mondo dei vip, ci stupì confezionando un thriller d’azione fitto di misteri e oscuri riti esoterici, ci saranno anche tantissimi nomi della provincia Granda.
“Il mio personaggio, John Alberti, ora viene in Italia, più precisamente nel cuneese per concedersi una vacanza sabbatica dopo i drastici episodi, narrati nel mio precedente romanzo, che hanno sconvolto la sua vita a New York.”. Ci racconta lo scrittore.
Ed è così che il nuovo libro sarà una vera carrellata di volti noti e meno noti del cuneese. Per gli amanti del gossip cittadino, ecco servito un motivo in più per leggerlo.
Alcune scene sono anche ambientate nei più conosciuti locali della zona, dal cuneese bar Cuba alla pizzeria saluzzese Le quattro stagioni, piuttosto che al circolo Interno 2 o all'albese Enoclub e il braidese Converso.
“La storia parte da una banale attrazione fisica fra un noto anchorman americano in volo verso l’Italia e un'avvenente hostess. A prima vista, dunque, non c’è traccia di mistero. Sembrerebbe addirittura un romanzo d'amore. Ma pagina dopo pagina, tra un bicchiere di champagne e una visita ai più bei monumenti piemontesi, una serie di minuscoli dettagli fa crescere intorno al protagonista la sensazione che qualche cosa non torni... Il povero turista si troverà ben presto al centro di una macchinazione ben più grande di lui.”. Scrive Marco Berry, storico inviato de Le Iene, e poi conduttore di Mistero, sempre su Italia 1, nella Prefazione del libro.
Il nuovo romanzo di Gian Maria Aliberti Gerbotto è anche un esperimento di autofiction nel quale il coprotagonista è un personaggio che ha lo stesso nome e la stessa vita dell’autore. Tutto inizia quando John è in aereo alla volta dell’Italia, dove intende trascorrere un vacanza nei luoghi d’origine della sua famiglia e dove risiede appunto il cugino Gian Maria, giornalista come lui.
L’incontro folgorante con la bella hostess Cristina, l’atterraggio di emergenza causa un presunto allarme attentato, movimentano il suo viaggio, ma ritardano soltanto di qualche ora il suo arrivo a Torino. Qui, il cugino saluzzese entra in scena in veste di guida e intrattenitore del turista americano, lo introduce nei suoi ambienti, gli presenta amici e parenti, ma soprattutto gli fa conoscere le bellezze e le prelibatezze del Piemonte e i locali più in vista.
Ma i contatti con Cristina sono rimasti attivi, grazie ai social, e John approfitta di un impegno del suo cicerone per correre a Montecarlo dalla sua sexy hostess, che dopo una rovente notte d’amore cerca però di coinvolgerlo in una relazione più stretta di quanto lui non avesse immaginato.
Tornato al castello dove è ospitato dal cugino italiano, John riprende la vita pulsante dei giorni precedenti, ma l’improvviso silenzio di Cristina e la successiva notizia secondo la quale la donna è improvvisamente morta, lo turbano. Si precipita a Monaco per il funerale, ma non trova nessuno in grado di spiegargli la causa del decesso.
Le sequenze finali aprono nuovi scenari legati alla causa della scomparsa di Cristina svelando un quadro inquietante legato al potere planetario delle multinazionali.
L'autore, con all'attivo ben otto libri già pubblicati da case editrici del calibro di Piemme e Mondadori dedicati al mondo dei vip, ci confida che fu il famoso scrittore e conduttore televisivo Carlo Lucarelli ad incentivarlo a buttarsi nella stesura di un vero romanzo.
Si può acquistare il libro (dal prezioso editing del torinese Massimo Tallone) in tutte le librerie della provincia al prezzo di 14 euro, e on line su IBS.
IL POSTO PIU' STRANO DOVE HAI FATTO L'AMORE
Rispondono i vip
Edizioni Jackson Libri - distribuito in allegato al mensile Maxim (100mila copie)
Il libro, uscito in 100mila copie distribuite in tutta Italia in allegato a Maxim, raccoglie alcune interviste indiscrete realizzate dal giornalista Gian Maria Aliberti Gerbotto e pubblicate sul mensile.
Visti da Vicino
Il mondo dei Famosi: Uomini e Donne di successo
Fusta Editore
144 pagine, 13 euro -
Prefazione di ALAIN ELKANN
Introduzione di GIANNI BONCOMPAGNI
Hanno scritto e collaborato: Marta Marzotto, Renzo Arbore, Giorgio Forattini, Donatella Versace, Klaus Davi, Marco Liorni, Principe Carlo Giovanelli, Roberto D’Agostino…
(Tutti i proventi di pubblicazione saranno interamente devoluti a favore della ricerca sul cancro.)
Marta Marzotto, Renzo Arbore, Giorgio Forattini e Donatella Versace sono solo alcuni dei nomi dei tanti personaggi noti che hanno partecipato a Visti da vicino, l’irriverente libro scritto dal giornalista Gian Maria Aliberti Gerbotto con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.
“E’ una sorta di lunghissima Domenica In degli ultimi anni…E’ un libro inedito perché non è né solo giornalismo, né pettegolezzo puro, e non è documentario, né biografia.” Si legge nella prefazione di Alain Elkann
Aliberti Gerbotto racconta i suoi incontri ravvicinati con i tanti vip che ha intervistato nella sua carriera. “Il giornalista si esprime con una giusta vena ironica e moralista e vengono fuori ritratti molto pungenti.” Continua Elkann. Ne esce lo spaccato di un mondo spesso finto, dove regna la smania di molti vip d’apparire “come non sono.”
“Da bravo regista televisivo ho sempre cercato di accontentare le tante star ospiti dei miei programmi: uomini e donne spesso inguardabili. Allora io, d’accordo con loro li ho sempre sostituiti con bellissimi tipo Brad Pitt o Monica Bellucci. Li faccio presentare con il loro nome a casa la gente dice: Hai visto Maria Teresa Ruta? E’ molto migliorata, sembra la Bellucci.” Sono trucchi molto dispendiosi, ma danno i loro frutti. E tutti sono contenti!” Ben ironizza il regista Gianni Boncompagni nell’Introduzione del libro.
Molti volti noti, trascinati dall’entusiasmo di Aliberti Gerbotto, hanno voluto dare anche il loro contributo alla realizzazione del libro. Alla fine dei vari capitoli, due o tre pagine scritte direttamente dai vip arricchiscono il racconto dell’autore. Marta Marzotto racconta le feste della sua vita nel capitolo dedicato alla mondanità, Renzo Arbore chiude quello sul Festival di Sanremo raccontandone il suo rapporto “eterno”, Marco Liorni parla del fenomeno Grande Fratello, Diego Dalla Palma spiega i miracoli del trucco e parrucco, il Principe Carlo Giovanelli racconta le Famiglie Reali viste da vicino, Roberto D’Agostino riprende e narra la querelle che l’autore del libro ebbe con Ezio Greggio.
Una divertente vignetta di Giorgio Forattini sulla grande attenzione al look che sembra aver contagiato anche i politici d’oggi, arricchisce le pagine scritte proprio sull’argomento dal massmediologo Klaus Davi. Donatella Versace ha creato il bellissimo bozzetto di un abito per dare un po’ di “colore” alla parte in cui l’autore racconta le interviste con gli stilisti più famosi.
Il vippaio
Luci e ombre del mondo dei famosi
PIEMME Editore
224 pagine, 12,00 euro
Prefazione di ALAIN ELKANN
Introduzione di MAURIZIO COSTANZO
Hanno scritto e collaborato: Francesco Cossiga, Giorgio Faletti, Oliviero Toscani, Giulio Andreotti, Mogol, Giorgio Forattini, Flavio Briatore, Amedeo di Savoia, Giorgio Armani...
(Tutti i diritti d'autore del volume sono interamente devoluti a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca)
Francesco Cossiga, Giorgio Faletti, Giulio Andreotti, Mogol, Oliviero Toscani e Giorgio Armani, sono solo alcuni dei nomi dei tanti personaggi noti che hanno collaborato all'irriverente libro.
Il giornalista-autore, racconta i suoi incontri ravvicinati con i tanti vip che ha intervistato nella sua carriera: gli aneddoti più curiosi, le mille chiacchiere... persino alcune simpatiche gaffe.
"Nel dietro le quinte, Aliberti Gerbotto si avvicina a certe star che appaiono diverse da come le si vedono in televisione." Si legge nella prefazione di Alain Elkann
"Il giornalista si esprime con una giusta vena ironica e moralista e vengono fuori ritratti molto pungenti." Continua Elkann.
Un quadro d'insieme qualche volta patetico e critico di una società vittima passiva della televisione, dei cosiddetti vip e di tutto quello che fa spettacolo. Un mondo spesso finto dove "talvolta è facile avere successo, ma è impresa disperata mantenerlo" come sottolinea Maurizio Costanzo nella Introduzione del libro.
Molti volti noti, trascinati dall'entusiasmo di Aliberti Gerbotto, hanno voluto dare anche il loro contributo: alla fine dei vari capitoli, due o tre pagine scritte di proprio pugno, direttamente da vari personaggi celebri, arricchiscono il racconto dell'autore. Nel capitolo dedicato alla mondanità Flavio Briatore consiglia gli ingredienti giusti per una festa di successo; il paroliere Mogol chiude quello sui cantanti e il Festival di Sanremo; Giulio Andreotti e Francesco Cossiga commentano il rapporto dei politici con il look; Oliviero Toscani descrive la sua collezione di coltelli nel capitolo dedicato alle strane passioni ed hobby d'alcuni vip, Giorgio Faletti racconta la sua difficile svolta professionale e Amedeo di Savoia, duca d'Aosta, racconta l'inimmaginabile "semplice" vita privata dei Reali...
Una divertente vignetta di Giorgio Forattini, arricchisce le pagine dedicate ai ritocchi estetici di molti vip, mentre Giorgio Armani ha ceduto il bellissimo bozzetto di un abito per dare un po' di "colore" alla parte in cui l'autore racconta le sue interviste con gli stilisti più famosi.
Strano Amore
Edizioni Piemme - stampato da Mondadori (distribuito da Mondadori)
240 pagine, 6,50 euro (in edicola)
Prefazione di Franca Rame
Conclusioni di Alessandro Meluzzi
(I diritti d’autore del libro sono interamente devoluti all’ANLAIDS Associazione Nazionale per la Lotta all’Aids)
Jerry Scotti Fanciullino, Valeria Marini e Marina Ripa di Meana Lift, per la loro predilezione per gli ascensori, Carlo Conti invece Darwiniano e il principe Emanuele Filiberto Icaro.
Il giornalista ha raccolto le quasi trecento interviste indiscrete che negli anni ha realizzato e pubblicato sul settimanale Vanity fair nella sua storica rubrica "Il posto più strano dove ho fatto l'amore".
L'autore del divertente libro ha poi giocato a classificare scherzosamente le confessioni raccolte dividendole in una quarantina di divertenti quanto ironiche categorie basate sui luoghi scelti come alcova. Ed è così che Pamela Prati è finita tra i Carnivori per una sua avventura dietro il bancone di una macelleria, Elisabetta Gregoraci tra i Pied a terre grazie ad una sua performance in sauna, ed Elisabetta Canalis, pronta a rischiare una lussazione su di un’utilitaria, tra i Randagi con Massimo Boldi e Dario Fo.
Sfogliando il libro -i cui proventi sono interamente devoluti alla lotta all’Aids- sorprende vedere tra i protagonisti delle stravaganti avventure, oltre i soliti noti del mondo dello spettacolo, anche personaggi come l’astrofisica Margherita Hack o Franco Zeffirelli, Socievole per le sue prestazioni in taxi; Oliviero Toscani Sacrestano come la poetessa Alda Merini, che naturalmente ha amoreggiato nel cortile del manicomio; nonché scrittori del calibro di Roberto Gervaso, Bevilacqua e Luciano De Crescenzo. Rispettivamente in cantina, nel bordello della porta a fianco, e sul bagnasciuga di Capri.
E non mancano politici d’ogni schieramento: Cicatrice l’Onorevole Grillini , Bucolica Alessandra Mussolini (come Lele Mora) e unico esempio di Barricadero l’Onorevole Rizzo. O gli sportivi: gli ori olimpici Federica Pellegrini, Latrin lover, per via di una sveltina in toilette (come Arbore), e Piazzola Valentina Vezzali, categoria che vanta anche lo scrittore Giordano Bruno Guerri.
D’altronde: “Chi di noi non ha almeno immaginato, se non concretamente realizzato di fare l’amore in un luogo inconsueto, sfidando magari regole e divieti, al fine di percepire e raggiungere quello stimolo che elettrizza…” sottolinea Franca Rame nella Prefazione del libro, passando poi a raccontare le sue avventure nell’androne del caseggiato; chissà se già con il futuro marito premio Nobel?
Pochi, tra gli interpellati dal giornalista, non sono stati al gioco… Se Piero Angela e Milena Gabanelli sono rimasti addirittura esterrefatti da una simile domanda, a Rita Rusic è stata tappata la bocca dal compagno Canio Mazzaro, non d’accordo nel mettere in piazza i loro affari più privati. Così come madama Odifreddi, che ha censurato al marito matematico, il racconto di una vecchia avventura in treno.
Dietro front invece di Michelle Hunziker e Nancy Brilli che dopo essersi sbottonate, si sono pentite di non aver tenuto la bocca chiusa, vietando poi la pubblicazione delle loro confessioni hot… Chissà se dietro alcuni della decina di Anonimi che compaiono nel libro, l’autore non abbia poi nascosto proprio quelle?
Non mancano poi le brutte avventure come quella del povero Chiambretti rimasto chiuso nel bagno dell’autogrill, il motociclista-capellone Marco Simoncelli derubato sotto il naso dei suoi stessi vestiti, ed Emilio Fede bloccato per ore in mare, dall’arrivo d’altri bagnanti, perché vergognosamente nudo.
E se Alena Seredova sogna un giorno di farlo in mongolfiera, complice l’amato Buffon, per Francesco Facchinetti ogni posto è buono se con la professoressa di latino del liceo.
La battuta più bella? Forse quella di Vittorio Sgarbi che indica come posto più strano quello dove lo farà l’indomani, come a dire che ogni volta supera la stranezza del giorno prima. O forse quella di Luciana Littizetto che raccontò ad Aliberti di non avere certe fantasie, tranne che con l’attore hollywoodiano Andy Garcia, allora lì sì, accetterebbe di farlo dovunque. “Se mi chiedesse di farlo nella mia ascensore accetterei subito, ma visto che abito al primo piano gli pagherei un viaggio a New York per farlo almeno sull’ascensore di un grattacielo… che ne valga la pena, con i suoi cento piani!”
Strano Amore è dedicato a Carlo Verdone e Claudia Gerini, che con i loro personaggi da Famolo Strano nel film Viaggi di nozze, hanno ispirato la curiosa inchiesta dell’auto
Il metodo antisfiga
Le scaramanzie dei vip
Prefazione di Lino Banfi
Conclusioni del Cardinale Ersilio Tonini
“Avvertenze” del Cicap (fondato da Piero Angela)
Aliberti-Castelvecchi editore (distribuito da De Agostini)
Pag. 240 15 Euro
(I diritti d’autore del libro sono interamente devoluti alla ricerca sul cancro)
“Non è vero, ma ci credo”, e se persino una scienziata razionalissima come l’astrofisica Margherita Hack, coinvolta in un recital teatrale, ammetteva d’essersi lasciata trascinare dal cast, nel poco educato grido beneaugurante tipico dei teatranti, leggendo Il metodo antisfiga ( Aliberti editore, semplici omonimi dell’autore), non ci si potrà stupire davanti ad un jet set incredibilmente superstizioso…
Questo emerge dal libro in cui Gian Maria Aliberti Gerbotto, si è divertito a raccogliere le confessioni dei vip, intervistati sulle proprie scaramanzie più segrete.
Ed è così che si scopre che se un gatto nero attraversa la strada ad Emanuele Filiberto di Savoia, il Principe è capace d’aspettare delle ore, fermo sul ciglio della carreggiata, che passi qualcun altro a portarsi via la sfortuna. Guai invece a passare il sale di mano in mano se si ha la fortuna di sedersi a tavola con Elisabetta Canalis, o vestirsi di viola se si è anche solo il pubblico di un qualsiasi programma di Carlo Conti, o di verde con Paola Perego nei paraggi... Una puntata di Buona Domenica andò a catafascio solo perché una sua assistente nascondeva sotto i pantaloni un paio di slip di quel colore, sostiene senza esitazioni, nel curioso libro, la presentatrice.
Persino Giorgio Bocca, a suo modo, cede alla scaramanzia ed ogni giorno s’inventa un gesto sfortunato che evita poi di compiere, come preghiera al destino affinché sia più benevolo.
Ma la cosa più incredibile è notare che nel nuovo millennio, in molti credano ancora a certe superstizioni decisamente più adatte al medioevo… personaggi del calibro di Franco Zeffirelli e Alberto Bevilacqua snocciolano senza esitazione le proprie teorie addirittura su chi porterebbe sfiga, mentre Roberto Gervaso confessa d’evitarli, ma allo stesso tempo di trattarli bene per una sorta di captatio benevolentia.
E se Vittorio Feltri si vergogna se qualche volta è stato al gioco, Vittorio Sgarbi ricorda che gli bastò pronunciare il nome di uno iettatore per scatenare la rissa tra due sue pretendenti, mentre Gigi Proietti testimonia di quella volta che prese addirittura fuoco una poltrona del teatro...
Per Paolo Crepet, ci sarebbe addirittura un uomo molto in alto, che porta male: “Da quando è al potere, le tragedie non si contano più”, fa notare ironicamente lo psicologo.
Tutti poi fanno gli scongiuri toccandosi le parti basse, tranne Federica Pellegrini che, rimedia alla naturale impossibilità, scaramanticamente toccandosi il seno.
Il rampante Matteo Marzotto ammette, in un periodo difficile della propria vita, d’aver pensato pure al malocchio. Convinto d’esserne vittima è stato il regista Pupi Avati che se lo faceva togliere dalla moglie del truccatore di scena; ed era Massimo Boldi che si dice capace di riconoscere anche i porta sfiga da alcune precise caratteristiche fisiche: la forma particolare di certe dita delle mani, nonché gli occhi e il naso sottili.
Gli fa eco Maria Grazia Cucinotta, la cui nonna siciliana toglieva il malocchio, come oggi continua a fare con grande successo (solo però per gli amici più cari) Moira Orfei.
All’incredula Rosa Russo Iervolino, glie lo toglieva invece la suocera.
Martina Colombari è invece convinta che se in un’estate “libertina” cadde dall’acqua scooter rompendosi il labbro, fu colpa di Billy Costacurta che, geloso, “gliela tirò”.
Valeria Marini si difende da ogni negatività concedendosi periodicamente un bel bagno nel sale... “Due o tre pacchi di quello grosso da cucina, versati direttamente nell’acqua calda della vasca.”. La sorella di Sofia Loren racconta che la nonna, usava cucirle il sale, persino nell’orlo dei vestiti che indossava ai concorsi di bellezza. Isabella Ferrari, il sale scaccia guai, lo mette persino sotto il letto. E Serena Dandini lo sparge negli angoli dello studio televisivo: “Contro il potere”.
Rimedio più ingegnoso quello di Alessandra Mussolini che con la sua treccina dorata nascosta sotto i capelli tiene a bada gli sguardi malevoli con cui una collega parlamentare una volta riuscì ad attaccarle il mal di schiena… Dice.
Qualcun altro, al parrucco, preferisce il buon vecchio santino, magari ben riposto nel portafogli, come il neo-folgorato sulla via di Damasco Paolo Brosio o il venerabile Licio Gelli che vi conserva quello donatogli da Madre Teresa in persona. Persino l’ateo poeta Tonino Guerra, prima di mettersi a letto, bacia un santino russo. Vietato parlare di santini invece con Giorgio Forattini, soprattutto quelli di Padre Pio!
Inseparabili porta fortuna sono poi la collanina della nonna per Milly Carlucci, le farfalle di Lola Ponce, il chiodo storto di Giulio Scarpati, le tartarughe di Maurizio Costanzo…
Fabrizio Frizzi condusse parecchie puntate su Rai 1, indossando sempre le stesse mutande fortunate.
Anche la numerologia ha una parte importante nel discorso scaramantico: Federico Moccia, dopo aver subito un brutto incidente in motorino, non siederà mai più in tredici a tavola. Vissani pur di evitare il numero nefasto, una volta fece cenare con loro il cameriere. Il diciassette, unanimemente considerato un numero poco fortunato, è invece il preferito di Lele Mora. Sarà anche per questo che ultimamente le cose sembrano non andargli molto bene?
Spesso sono gli stessi vip intervistati a spiegare il perché, secondo loro, un gesto o un oggetto sia diventato sinonimo di buona o cattiva sorte: Alessandro Cecchi Paone sostiene che alla base della scaramanzia del cornetto si nasconda l’antico culto del fallo maschile.
Ancora sorprese poi nello scoprire alcuni personaggi insospettabilmente non scaramantici, tra cui spicca Lino Banfi, autore della prefazione del libro, dal passato d’esilarante protagonista di film come Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio; e il napoletano doc Luciano De Crescenzo che si giustifica sfoderando la sua laurea in ingegneria.
Mentre Ottavio Missoni si chiede perché i gatti, per par condicio, non si arrabbino quando incrociano un uomo bianco, Oliviero Toscani afferma d’essere così fortunato che sono i gatti neri a toccarsi le palle quando lo vedono, e il ginecologo Severino Antinori, ironizza che i veri gatti neri sono le persone ipocrite. L’onorevole Capezzone, sottolinea che gli scaramantici soffrono il doppio; sfidano invece la sorte il premio Nobel Dario Fo che ama debuttare di venerdì, e Paolo Villaggio che in un momento lavorativo difficile, per accaparrarsi il suo quarto d’ora di notorietà, non esitò ad inventarsi la profezia di una sua imminente morte.
L’autore ha poi scrupolosamente voluto seguire il suggerimento di Piero Angela facendo precedere la carrellata di confessioni dei vip, dalle “avvertenze” del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo sul Paranormale), da lui fondato, per mettere in guardia i lettori, precisando che si tratta solo e sempre di semplici superstizioni.
Chiudono il cerchio le “conclusioni” di Sua Eccellenza il Cardinale Ersilio Tonini che invita a sfuggire la schiavitù delle superstizioni popolari e credere di più in se stessi.
“SOPRAVVIVERE AI RAPPORTI DI COPPIA”
(guida semiseria)
Prefazione Emilio Fede
Conclusioni Alessandro Meluzzi
Intervista a Marina Ripa di Meana
Imprimatur editore (promosso e distribuito da RCS) pag 192 - 14 euro
(diritti d'autore pro ricerca cancro)
Come sopravvivere ad un partner disordinato e disorganizzato? Come affrontare gli impegni quotidiani? Qual è la maniera più funzionale per suddividere i compiti domestici? E per riuscire ad avere una soddisfacente vita sessuale nonostante stanchezza e abitudine? Sono solo alcune delle domande a cui il libro offre una risposta, inseme a molti sorrisi, ironia, e qualche utile suggestione.
Lei e lui, Aliberti Gerbotto e la torinese Stefania Lo Forte, amici in coppie diverse, forniscono consigli a donne e uomini disposti a scendere a compromessi per avere in cambio vantaggi e serenità nella convivenza con il proprio partner. Con il sorriso sulle labbra e una buona dose di autoironia.
Cento consigli indispensabili per sopravvivere ai rapporti di coppia e uscirne soddisfatti e indenni.
Mr e Mrs perfect sono due personaggi inventati e assolutamente non autobiografici ed è per questo che il nome degli autori compare solo nel risvolto e non sulla copertina.
Lei si crede perfetta, lui anche. I calzini di lui, le borsette di lei.
Il disordine che diventa caos cosmico. Ci si lascia travolgere dalla biancheria sporca e si capitola davanti alle “attenzioni” della suocera o si reagisce agendo d'astuzia? Miss e Mister Perfect sarà la cura ad ogni vostro fastidio di coppia. Basta qualche trucchetto ed ecco servito il matrimonio ideale.
Con le Conclusioni dello psichiatra Alessandro Meluzzi che sviscera gli aspetti più emozionali e fisiologici dello stare insieme, e la Prefazione di Emilio Fede, uno che ce l'ha fatta: cinquant'anni di matrimonio nonostante tutto; non avremo più dubbi su come ci si comporta con lui o con lei. E per finire in bellezza non può mancare l'intervista ad una donna frizzante come Marina Ripa di Meana che ci illustra la sua personale ricetta per rendere un matrimonio felice e duraturo.
BASTA PARTIRE
manuale semiserio per perfetti viaggiatori
Prefazione di Camila Raznovich (conduttrice di Alle falde del Kilimagiaro - Rai 3)
Edito da Imprimatur - è distribuito e promosso da Rizzoli Libri
pag 160 - 14 euro
Gian Maria Aliberti Gerbotto pubblica un libro adatto all'estate. Un testo leggero, ironico, protagonisti il Signore e la Signora perfezione, con cui punta a cavalcare l'onda del successo del suo Sopravvivere ai rapporti di coppia, uscito due anni fa.
Basta partire con la Prefazione di Camila Raznovich, continua così la fortunata sfilza dei coniugi “perfetti” Mr e Mrs Perfect.
Questa volta li vediamo impegnati nella dura attività di viaggiatori compulsivi.
In brevi capitoli di esilarante freschezza e vitalità inventiva, lo scrittore presenta venti variazioni sul tema del viaggio, dalla preparazione delle valigie alla gita nel paradiso enogastronomico, dalla dieta-costume al villaggio che ospita i vip, “cacciati” come in un vero safari fotografico-mondano. E per ognuna delle situazioni, sia che l’avventura si concluda in maniera positiva o che si trasformi in un incubo, il lettore troverà una divertente ‘morale’ dalla quale potrà trarre una utile indicazione, se un giorno volesse mai seguire le orme dei due simpatici travel victim.
Hai voluto sottolineare che uomini e donne non reagiscono allo stesso modo all'idea di partire? “Certo, basti pensare alle scarpe: lei ne porterà almeno sei paia, a condizione che il viaggio non duri più di tre giorni; lui partirà con quelle che ha nei piedi. Se si tratta di un viaggio in macchina, lui non avrà altro pensiero, fino al giorno della partenza, se non quello meccanico, freni, controllo motore, livelli, scoprendo di dover fare la valigia un'ora prima di mettersi in marcia; lei ignorerà di avere uno spazio limitato a disposizione e preparerà sette valigie (poi, a parte, c'è la borsa delle scarpe).”. Ironizza Aliberti.
"La coppia protagonista di queste esilaranti pagine, è convinta che il viaggio si pieghi con docilità a ogni loro previsione... Scopriranno presto, a loro spese, in una serie esilarante di situazioni impreviste, che il viaggio non ama lasciarsi ingabbiare in comode previsioni, e preferisce stupire, regalare sorprese, offrire sviluppi inattesi, svolte inimmaginabili.”. Scrive la conduttrice del programma di Rai 3 Alle falde del Kilimangiaro, Camila Raznovich nelle prime pagine del libro. “Ma saranno proprio queste deviazioni improvvise dal programma, inquietanti o assurde che siano, a fornire un insegnamento, un’indicazione, una morale. Questo agile diario di viaggio raccoglie ironicamente appunto i principali insegnamenti tratti dalle molte esperienze turistiche affrontate dai nostri due intrepidi turisti."
Basta Partire è distribuito e promosso in tutta Italia da Rizzoli libri .